Il racconto per immagini della “Tre giorni alla scoperta delle sorgenti del Meduna” del 1983 (29 giugno – 1luglio), proviene dalla scansione di diapositive, vecchie di oltre trent'anni.
L'esplorazione di queste vallate della nostra Provincia è stata organizzata dal sottoscritto con il concorso di Elena Bergamo, Gianluigi Nardo, Lucia Bortolotto e Maurizio Gri.
Le diapositive si sono molto deteriorate nel tempo, per cui per alcuni esempi della stupenda flora del luogo ho preferito utilizzare foto più recenti.
Il primo giorno, se non ricordo male, è stato di trasferimento: con il pullman da Pordenone a Claut, percorrendo la vecchia strada scavata nella forra del Cellina; poi, a piedi e con gli zaini carichi, abbiamo faticosamente risalito la Val Settimana fino al rifugio della Pussa.
Qui abbiamo pernottato e abbiamo incontrato i tre alpinisti del CAI di Porcia che ci avrebbero guidato nei giorni successivi.
Purtroppo non ricordo i loro nomi. Si sono dimostrate persone di una squisita cortesia: ci hanno aiutato con molta pazienza e guidato, soprattutto nel tratto dopo la Forcella del Cuel quando, subito dopo le sorgenti del Meduna, ci siamo inoltrati lungo il Canal Grande di Meduna, dove il sentiero bisognava indovinarlo. Hanno ripassato in quest'occasione tutta la segnaletica del sentiero, che è scarsamente frequentato dagli escursionisti, proprio per le difficoltà di individuare il percorso.
La lunghezza del tracciato ci ha obbligato ad una sosta notturna al Clapon del Limet, un enorme masso erratico che presenta un riparo sotto il quale è stato possibile dormire nel sacco a pelo.
Il giorno successivo il percorso si è snodato tra ripide pareti, enormi bianchi massi calcarei e pozze di acqua trasparentissima di color turchese, obbligandoci a fare numerosi guadi.
Giunti al lago artificiale del Ciùl, dopo essere passati sulla diga e attraverso una galleria di servizio, Sandro Bergamo e Gianni Zanette ci hanno raccolto e in auto siamo ritornati a Prata, sani e salvi.